10/06/10

Messaggi e segreti di Medjugorje

In 26 anni, 50 milioni di persone, spinti da fede e curiosità, sono saliti sul monte dove è apparsa la Madonna



Dal 1981, incurante degli scettici e degli ostili, la Madonna di Medjugorje continua ad apparire, il venticinque di ogni mese, ai suoi veggenti, oggi quarantenni, che si scelse per trasmettere i suoi messaggi al mondo. Vicka, Ivan, Mirjana, Ivanka, Jakov e Marija non erano dei guru della comunicazione, ma dei poveri adolescenti che pascolavano delle smunte pecore sulle pietraie della Bosnia, allora Yugoslavia, oppressa da una traballante dittatura comunista. In questi ventisei anni, i messaggi sono stati circa millecinquecento ed hanno attirato nel villaggio di Medjugorje almeno cinquanta milioni di pellegrini.



Cominciano tutti con un “Cari figli …” e terminano con un immancabile: “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. Un fenomeno mai accaduto prima, quasi del tutto ignorato dai mass media, se non addirittura travisato o sbeffeggiato. Il Vaticano non si è mai pronunciato sulle apparizioni, in attesa forse della loro fine, per emettere un definitivo ed inappellabile giudizio. La Madre di Gesù, (o Gospa, come la chiamano da quelle parti) attraverso i suoi messaggi, vuole salvare l’umanità dalla catastrofe, ma per fare ciò, le serve la collaborazione degli uomini che devono tornare a Dio e tramutare i loro cuori di pietra, induriti dall’odio e dai vizi, in cuori di carne, aperti all’amore e al perdono. Nei suoi messaggi non parla mai della fine del mondo, ma cita spesso satana, come avversario di Dio ed oppositore dei suoi disegni di salvezza. Dice che satana, oggi, è scatenato – cioè sciolto dalle catene – e questo lo vediamo anche dalle tragiche notizie che scorrono sui nostri telegiornali. Lei è però decisa a sconfiggere il principe delle tenebre e ci indica cinque pietre con le quali vincerlo ed allontanarlo dal mondo. Le cinque armi che ci propone non sono né distruttive né sofisticate, ma semplici come i petali di un bel fiore. Sono il rosario, la lettura quotidiana della Bibbia, la confessione mensile, il digiuno (mercoledì e venerdì solo pane e acqua) e l’Eucaristia. Per sconfiggere il male non ci vuole poi molto. Ma in pochi ci credono. Non ci credevano neppure i governanti comunisti dell’allora Yugoslavia, che mobilitarono la loro efficiente polizia per soffocare sul nascere quell’oltraggioso fenomeno. A nulla servì rinchiudere i ragazzi nell’ospedale psichiatrico di Mostar o imprigionare e riempire di botte padre Jozo, primo parroco di Medjugorje. A sparire fu l’ateo regime comunista che, con la sua pretesa d’eliminare Dio dal cuore degli uomini, fu travolto dalla storia e dalle sue stesse contraddizioni.



Ma non è tutto. Ciò che più affascina e turba sono i dieci segreti che la Madonna ha affidato ai suoi veggenti. Misteri futuribili dei quali non si sa nulla, anche se, dalle bocche cucite dei ragazzi, qualcosa è trapelato. Alcuni dei dieci segreti sembra riguardino delle prove terribili che s’abbatteranno sulla terra, a causa della crudeltà e della corruzione degli uomini. Il terzo sarà un segno visibile, durevole, bellissimo ed indistruttibile sul monte Podbrdo. E su questo segreto, nel messaggio del 19 luglio 1981, la Madonna ha detto: “Anche quando sulla collina lascerò il segno che vi ho promesso, molti non crederanno”.

Il settimo segreto sembra essere il più terrificante per l’umanità, ma dicono essere stato molto mitigato dalle preghiere dei fedeli.



Nelle parole della Madonna, l’aspetto angosciante lascia il posto alla speranza. Essa infatti, assicura, che nello spazio temporale, non sappiamo se anni, decenni o secoli, in cui si verificheranno i dieci segreti, il potere di satana verrà distrutto. E se il potere di satana sarà distrutto, significa che sul nostro turbolento pianeta, regnerà finalmente la pace. Cosa c’è di più inquietante e, al tempo stesso, di più rassicurante? Niente. Non ne restano scettici nemmeno i non credenti.

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